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20 gennaio 2011

Compito per casa: salva l'antico vaso e poi fatti un bicchierino!

Tra i tanti spot brutti che ci sorbiamo ormai da anni, ce n'è uno che non ho mai capito.
In pratica si vede sfrecciare un idrovolante sopra al mare e, subito dopo, la voce fuori campo del tizio che lo pilotava ci narra la sua avventurona: il brutto tempo si avvicinava e lui doveva raggiungere i suoi amici prima che il vento diventasse troppo forte... la domanda sorge spontanea: perchè? I suoi amici saranno forse a mille miglia dalla costa, su una barchetta a vela che sarà spazzata via dalle onde? No, ce lo spiega lui il motivo: le loro ricerche in mare erano durate mesi e ora l'antico vaso andava portato in salvo! Nel frattempo scorrono le immagini del salvataggio: i suoi amici, che erano accampati con le tende in una baia, prendono un'anfora ricoperta di incrostazioni marine, la infilano in una cassa di legno e la portano sulla banchina del molo dove, con un tempismo matematico, plana LUI, il fighissimo eroe volante! Con smorfie di evidente fatica, issano la cassa sull'aeroplanino rosso e una volta finito, ecco che sempre LUI molla una manata sul coperchio a casaccio, con aria soddisfattissima... AAARGH! Ma come??? Il delicatissimo antico vaso! Se il cruccio principale era che il vento troppo forte lo sbriciolasse, una pacca sulla scatola chissà che irreparabili danni potrebbe causare, ma siamo matti?! Buttate a mare quell'incosciente e datelo in pasto ai pesci!
L'avvincente narrazione va avanti, con tono orgoglioso: "Sembrava impossibile... ma ce l'abbiamo fatta!"... 'azz che bravi! Ma sembrava impossibile cosa, scusate? Forse riuscire ad entrare in tre più una cassa grossa quanto un cristiano in un velivolo omologato per due. O forse fare tutto questo prima che facesse notte, visto che quando riprendono il volo scambiandosi pacche di approvazione e reciproca ammirazione, c'è già il tramonto!

CONCLUSIONE: i tre pirlonzi si ritrovano al bar a scolarsi un bicchierino dietro l'altro perchè "Amaro Montenegro, sapore vero." uhm, d'accordo. Ma che c'entra con la menata dell'antico vaso in via di estinzione?



Ci deve essere un collegamento tra aeroplani e alcolici perchè quelli del Montenegro in passato si erano ripetuti: altro supereroestrafigovolante alla guida di un aeroplanetto rosso, altri due amici sfigati da recuperare. Differenze: non siamo al mare, siamo nel deserto. Il pilota ha gli occhialini da aviatore del secolo scorso e sembra Snoopy quando gioca a fare l'Asso della Prima Guerra Mondiale sul tetto della cuccia. C'è anche una bottiglia di Montenegro che si paracaduta dal cielo (???).

Non c'è l'antico vaso da salvare, ma un pezzo di ricambio da recapitare agli amici che hanno il Suv con la frizione bruciata. Anche qui c'è una tempesta di mezzo che rende tutto più difficile. Anche qui portare a termine la missione per un qualche motivo sembrava impossibile. Anche qui alla fine dei giochi si ubriacano al bar. E anche qui "Amaro Montenegro, sapore vero". Anche qui mi chiedo cosa c'entri con tutto il resto.




Fermi, fermi, non abbiamo ancora finito! No, perchè l'uomo eroico ed i suoi amici ci tormentano fin dagli anni '80. In questo spot, non ho capito neanche troppo bene cosa succede:si vede un gruppo di tre personaggi che frugano con le dita in una manciata di terriccio, poi il tizio principale guarda sui greppi davanti a sè ed indica allarmato qualcosa: un camioncino si avvicina! A riprova del fatto che il tipo è veramente fichissimo, vediamo anche che è in grado di prevedere il futuro: due secondi dopo aver indicato il veicolo, questo deraglia e si incastra in un fosso. Pensandoci bene, magari non ha previsto il futuro, ma ha solo portato sfiga. Il conducente scende dal camioncino e va a... ehm... boh, corre fuori e poi inquadrano un cavallo che si suppone fosse dentro all'apposito portacavalli. Il portasfiga si mette a urlare come un ossesso poi salta fuori un fuoristrada, nuvoloni di polvere, gente che gesticola, insomma concitazione e un gran casino. Qualcuno attacca una catena al furgone impantanato che viene liberato, probabilmente trainandolo con la sola forza dei mignoli. Il finale è ovviamente il solito: strette di mano calorose, pacche sulle spalle e tutti a bere!

14 gennaio 2011

Chiacchiere da banco-frigo: alla Sandrelli piace il calcio

Ogni giorno le donne di tutto il mondo vanno a fare la spesa e si incontrano casualmente davanti al banco-frigo: è quindi cosa comune che si mettano a ciarlare tra di loro di argomenti esistenziali, ecco di seguito un esempio tipico di dialogo quotidiano.

- Franca, colta una improvvisa folgorazione: "Ohibò! Ma siamo proprio sicure di assumere abbastanza calcio?!"
- Fernanda, ostentando sicurezza: "Certo! Ovviamente!" 
- Germana, sfoderando un arguta e frizzante freddura: "Ma le pare? Mio marito poi ha fatto l'abbonamento a Sky Sport e mi fa vedere tutto il campionato!"
- Franca, con aria di sfida: "Uhm.. vediamo!"

A questo punto si materializzerà un femore semitrasparente che si colorerà a tacche ogni volta che le altre signore apriranno la bocca.

- Fernanda: "Io ho trangugiato un cartone di latte scaduto!" (din! un pezzo di femore si colora)
- Germana, estraendo dei resti di formaggio dalla borsa a mo' di prova: "Io ho addentato una caciotta!"(din!)
- Franca, che sfoggia il tipico abbigliamento da massaia, composto da cipria color marmo, capelli rosso-lava a criniera di leone e rossetto color ciliegia effetto gloss: "incoscienti! a volte non basta! ma per fortuna oggi c'èèèèèèè.....(suspence) questo vasetto di yogurt!!!!"
Dopo essere state risucchiate per qualche istante in una strana dimensione parallela con le pareti rosse brulicanti di palle di calcio, vasetti di yogurt e altri femori, le signore rubano un vasetto di yogurt a testa e se lo mangiano direttamente davanti al banco-frigo utilizzando cucchiaini che per fortuna qualcuno aveva provvidenzialmente con sè. A questo punto dal banco dei prosciutti si affaccia l'amichevole salumaia che stava origliando l'interessante conversazione, intervenendo così: "e poi dicono che alle donne non piace il calcio!"
All'udire questa sagace battuta, tutte scoppiano in una sonora risatona. Tranne la sciura Franca: lei getta la testa all'indietro in una mossa seducente ed emette una sexy-risatina sospirata. Perchè è più figa e la sa più lunga delle altre che quando avranno la sua età si sbricioleranno a causa dell'osteoporosi. Tiè!

Vi sembra un delirio?! Strano, eppure l'hanno utilizzata anche per farci uno spot in tv!

13 gennaio 2011

Un libbro tabbù per un uomo tabbù

Oggi ho deciso che avrei inserito il primo post nel mio neonato blog e mi sono chiesta: di cosa potrei parlare per innaugurarlo? Ho fatto una considerazione basilare: il mio blog parlerà prevalentemente di ...? Beh, di cacchiate. E allora mi serve una cacchiata di dimensioni stellari per incominciare subito alla grande, uhm.. fatemi pensare... CE L'HO!!!! Parlerò dell' ultima apparizione televisiva della nostra attriciona Manuela Arcuri che ha prestato le sue doti artistiche allo spot pubblicitario di tale Alfonso Luigi Marra. Ne hanno già parlato in tanti, lo so, ma non posso resistere, è più forte di me! Per chi non lo avesse ancora visto, eccolo qua:




Passiamo all'analisi di questo spot, per il quale esistono due correnti di pensiero.  La prima vuole che questo sig. Marra, sia un fottutissimo genio del marketing che ha studiato a tavolino lo spot più orrendo del mondo, infilandoci una testimonial d'effetto che ne avrebbe assicurato il successo, seguendo la filosofia  "l'importante è che se ne parli". L'unico fatto che secondo me avvalora questa ipotesi, è che nello spot non compaia una testimonial a caso, ma proprio LEI, ovvero un'attrice famosa per essere una bellona dalle qualità recitative molto scarse e al limite della comicità involontaria, quindi potrebbe venire da pensare: ma con tutte le attrici altrettanto belle che ci sono in giro, perchè è andato a cercare proprio lei? Appunto, il sospetto è che magari la scelta non sia casuale...
Passiamo invece alla seconda corrente di pensiero, che tra l'altro è la mia preferita! Marra ha scritto 'sto libro, ha voluto fare il figo infilando una tipa famosa nello spot, lo spot se lo è fatto confezionare da qualche amico che per hobby fa i filmini e pasticcia con i programmi di grafica et voilà! Ecco a voi il risultato, i 30 secondi più arraffazzonati e caserecci che si siano mai visti nel mondo del marketing:

- 0" - 4": Manuela Arcuri fissa il vuoto con sguardo serio ed accigliato, in sottofondo una musica effetto suspence...
- 4" - 7" : un sms annuncia a Manuela l'apparizione di un libro gigante con la copertina dal dubbio design anni '80, corredata dal faccione in primo piano dello scrittore: Manuela si rasserena.
- 7" - 16": con lo sguardo traboccante di gioia ed orgoglio, Manuela ci spiega di cosa si tratta: uno straordinario epistolario d'amore in sms tra un avvocato e la stagista che gliela dà.
- 17" - 23": la cosa si fa seria... Manuela si avvicina e con gli occhi pallati (starà mica leggendo il gobbo?!), ci spiega che questa opera libererà la coppia dallo strateggismo sendimendale che la tormenta...
- 23" - 25": è il panico: Manuela cambia espressione, la preoccupazione nei suoi occhi è crescente, le sopracciglia si inarcano fino al punto di rottura... sarà perchè fino ad oggi l'assenza dell'opera ha rallentato enormemente il cammino della civiltà oppure sarà perchè aveva perso il segno sul gobbo e andava a memoria sperando di ricordarsi tutte quelle parole nuove e mai sentite prima??
- 26" - 30": finalmente ci possiamo rilassare... chiedilo in edicola o in libreria, è bellissimo!!!

Marra non è nuovo a questo tipo di spot: ne esiste uno precedente dove la testimonial è una biondina mai vista prima (ma la musica in sottofondo è sempre la solita).
Qui compare prima il libro gigante, poi si materializza la presentatrice, la quale con lo stesso appeal di una bimba che recita la filastrocca appena imparata a scuola, ci spiega che questo libro, tra le altre cose, scritto con una varietà di stili mirabolante(???) modificherà profondamente il contesto umano (pure questo?!) e che si tratta di un libbro tabbù per un uomo tabbù. L'uomo tabbù sarebbe ovviamente Alfonso Luigi Marra. Suo papà!